28 feb 2011

Lo scandalo delle Carceri italiane!

Lo scandalo delle Carceri italiane!

Prima di pubblicare questo articolo noi di Denunce In Rete vorremmo denunciare il fatto che, la vera vergogna.. è che la Notizia sia data e sia stata trattata così esaurientemente in questo reportage, solo ora. Ma in realtà, è da più di un ventennio che questa situazione così descritta va avanti!

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articolo e reportage di Riccardo Iacona.
tratto dal sito:
http://www.cadoinpiedi.it/2011/01/17/carceri_le_discariche_sociali.html#cella13


http://www.youtube.com/watch?v=UjQHOD1tUiU

L'articolo 27 della Costituzione recita: "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato". Ma nella realtà è proprio così? Come si vive nelle carceri italiane? Il numero dei suicidi cresce (65 nel 2010). E casi come quelli di Stefano Cucchi e Marcello Lonzi spingono alla riflessione. Riccardo Iacona, giornalista e autore, ha realizzato un'inchiesta sul mondo carcerario italiano per Presadiretta, il suo programma in onda su Rai Tre. Ecco cosa ci racconta:

La situazione delle carceri italiane è esplosiva. Sovraffollamento, diritti calpestati, suicidi, costi alle stelle. Cosa non funziona nel sistema detentivo italiano?

Sono appena tornato da un viaggio nelle carceri italiane dal Sud al Nord, perché una delle puntate che manderemo in onda è tutta dedicata alla questione delle carceri. La prima cosa da dire è che sono dei luoghi di tortura, così come sono adesso. Il numero dei detenuti presenti nelle carceri è spesso il doppio di quelli che la struttura dovrebbe ospitarne, il che crea concretamente delle condizioni di vita impossibili. Faccio un esempio concreto che conoscono in pochissimi, perché tutti si immaginano le carceri vecchie, l'umidità. C'è anche questo, certo. Ma per esempio a Poggioreale, per il fatto che i detenuti sono più del doppio di quelli che dovrebbero essere, passano 22 ore al giorno chiusi a chiave in cella.


Immaginiamo una pena fatta così. Uno prende 5-6 anni e in questi 6 anni (perché ci sono anche i "definitivi" a Poggioreale) li passa così, esce solo 2 ore al giorno, per il resto vive 22 ore chiuso in una cella chiusa a chiave perché non ci sono abbastanza guardie penitenziarie, perché non ci sono spazi comuni etc. E questo è solo un piccolo esempio. Poi c'è anche un altro discorso. Questo sovraffollamento impedisce alle carceri di essere un posto in cui c'è un minimo, non dico un grande, ma un minimo percorso cosiddetto di rieducazione, di reinserimento. Sono posti in cui non si fa nulla, non si legge un libro, non si impara un mestiere. Il carcere non diventa neanche quello spazio della tua vita in cui puoi ripensare a quello che hai fatto e a immaginare una vita diversa. Le carceri italiane, oggi, riconsegnano al territorio, alla società, delle persone distrutte dal punto di vista psicologico che generalmente quando vivono così (e sono le statistiche a dirlo), poi riproducono il crimine. Le carceri oggi non servono neanche alla società, sono soldi buttati. Costano, perché tenere un detenuto in quelle condizioni costa allo Stato italiano dai 100 ai 120 Euro al giorno.

A cosa è dovuto un sovraffollamento così esagerato? Si ricorre al carcere con troppa facilità?

E' la prima domanda che ci siamo posti, poiché l'aumento della popolazione dei detenuti è stata negli ultimi anni esponenziale (siamo arrivati a 70 mila detenuti). Il punto è: gli italiani commettono più reati? No. Non è così. Sono andato a parlare con gli esperti, con le persone che queste cose le studiano da un sacco di tempo. Il sovraffollamento non è altro che il risultato di una serie di leggi criminogene. Una è la Bossi - Fini, l'altra è la Giovanardi - Fini, la legge sulla tossicodipendenza, e l'altra è la ex Cirielli del 2005. Sono tutte leggi che producono carcere.
Per esempio, guardiamo cosa succede per la tossicodipendenza.


Quando c'era la legge Martelli se ti prendevano con un grammo di cocaina in tasca, era uno personale. E si rientrava in un percorso comunque di pena e di recupero che non era il carcere. Oggi, invece, abbiamo il 30% dei detenuti delle carceri italiane, che sono lì perché tossicodipendenti. E non dovrebbero stare in carcere, dovrebbero essere curati. Non dico dico che dovrebbero andare in giro a scippare le vecchiette, non è questo il punto. Dovrebbero anche essere ristretti in comunità, ma comunità che hanno come obiettivo la rieducazione, la disintossicazione, il recupero. Invece no, il carcere è diventato una discarica sociale.

Solo il 4/5 % dei detenuti è dentro per reati gravi. Resta il fatto che anche chi ha commesso un reato, anche grave, deve avere la possibilità di rifarsi, è interesse comune che possa cambiare vita. Nei 70 mila detenuti c'è il 30% di tossicodipendenti, il 30% di stranieri, e abbiamo quasi un 20% di persone che sono lì dentro e hanno commesso reati perché hanno un disagio psichico. 17 mila detenuti sono persone malate di mente.

A Natale, al carcere della Dozza (Bologna), quasi la metà delle persone che stavano dentro, avevano nel conto corrente del carcere 10 Euro. Erano poveri! Stiamo riempiendo le carceri di poveri! Di gente che non ha alternativa, perché non si fa più il welfare, perché non si investe più in Italia e si è diventati una vera e propria discarica sociale. La prima cosa che bisognerebbe fare è una riforma del Codice penale. Ci sono delle commissioni che hanno lavorato su questo, pensi che è stato anche trovato l'accordo tra i partiti, e durante la puntata sulle carceri a Presadiretta presenteremo una serie di interviste importanti su questo argomento. L'ultima l'abbiamo fatta a Giuliano Pisapia che oggi è il candidato per il centro-sinistra al Comune di Milano, alle elezioni, ma che è stato a capo di una Commissione molto importante sotto il secondo Governo Prodi che aveva fatto una proposta di riforma del Codice Penale dopo un anno e mezzo di lavoro in cui più di 300 fattispecie di reati uscivano dalla logica del carcere, entravano in una logica punitiva diversa, che sarebbe stata anche molto più utile per il recupero. Ma la politica non lo vuole fare, perché la politica, devo dire un po' tutta, sulla paura e sui temi della sicurezza lucra dal punto di vista elettorale. Non hanno il coraggio di andare dal popolo elettorale a dire: guardate, stiamo facendo una stupidaggine a riempire le carceri così, perché poi ce li ritroviamo fuori ancora più cattivi e arrabbiati di prima!

I problemi italiani sono simili a quelli di altri Paesei, o il caso Italia fa storia a sé?

Noi siamo, dal punto di vista del trattamento carcerario, in una graduatoria molto bassa e del resto basta leggere le notizie di cronaca che purtroppo leggiamo tutti i giorni al punto che facciamo pure fatica a mantenere la contabilità, il numero dei suicidi. Certamente anche nel resto dell'Europa questa è una materia sensibile, perché si tratta di parlare all'opinione pubblica. Ogni volta che si fanno dei ragionamenti a medio e a lungo termine sul funzionamento della giustizia e sulla depenalizzazione, la sensazione è che la gente dica: "ma questi vogliono svuotare le carceri, poi ci ritroviamo i delinquenti nei quartieri, ma comunque un accanimento, questo panpenalismo che c'è in Italia, determinato da una cattiva politica che legifera male, che quando non sa cosa fare si inventa un nuovo reato. E questa roba non c'è negli altri paesi d'Europa.

Dal caso Cucchi a quello Lonzi. Morti sospette e troppi suicidi. Perché è così facile morire di carcere?

Intanto perché nel carcere non sei più una persona, sei una pratica con un numero. Molti dei ragazzi che si suicidano, per esempio, sono al primo ingresso. Sono andato a vedere come funziona questo meccanismo da vicino, devo dire che gli operatori del carcere, generalmente direttori, agenti penitenziari, psicologi, sono molto consapevoli di queste cose che ci stiamo dicendo, tant'è vero che ci hanno aperto le porte. Il viaggio che ho fatto dentro Poggioreale per me è stata un'esperienza straordinaria da questo punto di vista. Ci sono le testimonianze dei detenuti. Quando un detenuto entra nel carcere di Poggioreale, nella sezione dei primi ingressi che conta dalle 350 alle 370 persone a seconda dei periodi di sovraffollamento, a valutare psicologicamente il carcerato c'è una persona che ha un contratto di 20 ore al mese.


Questi numeri non diventeranno mai persone perché non hanno davanti interlocutori che sono in grado di capire chi sei e magari, o se magari non hai fatto niente di gravissimo, se magari sei una persona recuperabile. Spesso la vergogna di essere entrato dentro un carcere porta al suicidio: hai perso nella vita, dietro questa vita ci sono i parenti, dei figli, delle mogli, i danni che hai creato. Questa onda di cattiveria che poi ritorna nei quartieri poveri di Napoli, crea altri disadattati, moltiplica l'odio nei confronti dello Stato e delle istituzioni. Le persone muoiono nel carcere perché il carcere è un luogo di tortura. Io morirei dentro un carcere. Ogni volta che ci sono entrato dentro per delle inchieste mi sono messo nei panni dei detenuti. Sarebbe bello poter fare delle visite guidate per gli studenti, per le persone. Entrare dentro, vivere anche solo una giornata, la condizione di una vita in una cella chiuso per 22 ore a non fare niente. I detenuti per dormire hanno bisogno di psicofarmaci, perché non riescono più a distinguere il giorno dalla notte. Perché quando stai 22 ore a non fare niente la notte non dormi e moltiplichi questo per mesi e per anni. E' un miracolo che non se ne uccidano di più dentro le carceri italiane!

Aggiornamento 4-06-12


VIDEO SHOCK - L'orrore degli ospedali psichiatrici giudiziari!
Presa Diretta 20/03/2011 - RAI Tv

Il documento scioccante della commissione d'inchiesta del SSN - Senato della Repubblica che descrive la situazione terrificante in cui vivono i malati degli ospedali psichiatrici giudiziari. Ospite in studio Ignazio Marino, impegnato nella Commissione d'inchiesta del Senato



26 feb 2011

Consiglio legale, per sbrogliare un'ingiusta sentenza

Nella nostra prossima segnalazione, ricevuta in Redazione, una donna cerca consigli e aiuto per saper come procedere riguardo a un'ingiusto tratto e ad un'ingiusta sentenza ricevuta.

Se qualcuno potesse aiutarla, lo faccia.

(se voleste rimanere anonimi, mandateci i vostri dati alla nostra casella di posta; provvederemo poi noi a farli avere alla Signora
). - Denunce In Rete.

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Buon giorno, vorrei raccontare la mia esperienza, nella speranza che qualcuno possa consigliarmi perchè già una volta sono stata imbrogliata e non vorrei esserlo per la seconda volta.

Ho avuto una denuncia per aver, abusivamente, aperto due finestre (esistenti però da almeno 70 anni) e al processo di primo grado sono stata assolta pienamente visto la documentazione presentata: diritto di acquisto con atto notarile risalente al regno d'italia, relazione dell'ufficio tecnico del comune che attestava la presenza delle finestre almeno 3 anni prima del presunto abuso, progetto di ristrutturazione casa, approvato dal comune, vasto servizio fotografico e filmato prima dell'intervento e post intervento per cambio infissi, e l'accattastamento delle finestre al1940.

La controparte è ricorsa in appello ed io sono stata giudicata colpevole solo perchè il mio avvocato HA DIMENTICATO DI PRESENTARE IL FASCICOLO IN DIFESA, inoltre non sono stata informata della sentenza per cui non ho potuto fare ricorso in cassazione.

Sono venuta a conoscenza della situazione solo dopo 4 mesi per mezzo posta e ora mi ritrovo con dei punti interrogattivi enormi perchè non sò come comportarmi, anche perchè mi sono rivolta ad un'altro avvocato che non mi ha dato ancora risposte esaurienti e mi preoccupa il fatto che tra avvocati si mettano d'accordo e il tempo passa ed io non posso fare più niente. Accetto i vostri consigli, con la speranza di poter sbrogliare questa situazione torbida. Ringrazio sentitamente

laura56
lauramelis74@gmail.com
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Aggiornamento 28-02-2011:

buongiorno, vi ringrazio per essere presenti, con voi non mi sento sola in questa triste e furba jungla, ringrazio il signor Fabio del toro, che mi ha dato preziose informazioni, vorrei chiedere adesso:
"quanto tempo ho dall'avviso di sentenza per denunciare il patrocinio infedele?" vi ringrazio ancora. cordialmente.

laura56
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I Dati dell'autrice dell'articolo verranno resi noti ad organi competenti o di giustizia qualora ne facessero richiesta.


Potete mandare le vostre risposte, come commento pubblico a questo post; oppure, anche al nostro indirizzo email. Quello della Signora è: lauramelis74@gmail.com

Denunce In Rete.



Aggiornamento 26-02-2011:

E, come sempre, è Fabio del Toro dal sito di Denunceitaliane.it, che celermente e per primo risponde; ringraziamo di cuore per il suo servizio.

Pubblichiamo anche qui da noi, la sua risposta.

Denunce In Rete.

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Da come è stato presentato il caso, sembrerebbe che si tratti di un esempio tipico di
PATROCINIO INFEDELE,

cioè quell'odioso comportamento che alcuni avvocati praticano nei confronti del proprio cliente, a tale proposito ti segnalo questo link

http://www.associttadini.org/infedeli/Come%20difendersi%20dall%27avvocato%20infedele.html

Tieni presente che la mancanza della comunicazione della sentenza è una colpa grave visto che tu eri domiciliata presso il tuo avvocato.

Rimane però il problema di dover dimostrare questo fatto durante una eventuale causa contro il tuo avvocato infedele/incapace.

Spesso gli avvocati sono assicurati per difendersi da loro eventuali errori e dunque potresti anche aspirare a ricevere un risarcimento dalla sua eventuale assicurazione.

Trovare però un altro avvocato che sia disposto a raddrizzare le storture del primo non è affatto facile visto che la loro deontologia gli impone di non " sparlare " dei colleghi e molto spesso la cosa migliore è di ricercare un secondo avvocato fuori zona cioè proveniente da un'altra città e un'altro foro dove il secondo professionista non debba incontrare quotidianamente il primo ( quello che ti ha fatto il danno ).

Ti consiglio poi di rileggere il mio precedente post su questo sito che riguarda proprio come denunciare un avvocato.

Spero di esser stato utile.

se vui chiedermi altro posso eventualmente dirti come rintracciarmi.

Empatia e Cordialità.

Fabio del Toro.

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Questo post, è presente anche a quest'indirizzo:

http://denunceinrete.wordpress.com/article/consiglio-legale-per-sbrogliare-un-fuim2rk2bfhv-10/

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21 feb 2011

Quali sono i film più censurati?

Quali sono, e quali sono stati, i film più censurati?


Un nuovo blog in tema, per darli a conoscere,


è, questo qui:

http://filmcensurati.blogspot.com/



Denunce In Rete -

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Link diretto
a questo
post:
http://denunceinrete.blogspot.com/2011/02/quali-sono-i-film-piu-censurati.html
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http://knol.google.com/k/cuau/quali-sono-i-film-pi%C3%B9-censurati/2qb9ggeatnac7/5#view

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16 feb 2011

Turista Donna da spennare in Egitto cercasi...

Ma che Amore d'Egitto!!

è proprio il caso di dirlo!!! infatti, secondo questo blog ("Ma Che Amore d'Egitto", appunto), la prassi di truffare le donne turiste in Egitto, sembra essere una costante!...

E' stato aperto un blog intero, per denunciare tutti questi casi di abusi, e sono tanti! (anzi, tante..)

Ecco il blog:
http://macheamoredegitto.blogspot.com/

Truffe in Egitto, ai danni di donne che si lasciano raggirare sessualmente da uomini egiziani senza scrupoli...


Sono tante le Donne insomma che, recatesi in vacanza là, sembra siano state cioè raggirate da uomini senza scrupoli, che.. promettendogli il solito "Amore Eterno"... abbiano invece compiuto poi gli atti più criminali!!

Attente Donne!!!


Se andate in Vacanza in Egitto...

leggetevi prima questo blog..


che raccoglie tutte queste denunce e Testimonianze!

E, lo ripetiamo, sono tante... .


Almeno saprete come comportarvi; ve ne farete un'idea, e potrete difendervi.


Non "abboccate" insomma!!


Denunce In Rete -

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Riportiamo dal loro sito, qui di seguito alcuni estratti

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Avviso importante a tutte le turiste in partenza per l'Egitto: A.A.A.: IN MAR ROSSO RICORDATI DI FARE ATTENZIONE A NON PESTARE IL CORALLO, A NON ENTRARE NELLE MOSCHEE A CAPO SCOPERTO E A BRACCIA E GAMBE IGNUDE E AGLI SHARMUTE - sharmute: gigolò, che si fa mantenere dalle donne. ( Ci spiace, ma nessun risultato "PROSTITUTO" è stato trovato nel VOCABOLARIO ITALIANO).

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post originale:
http://macheamoredegitto.blogspot.com/2011/02/basta-e-basta.html


Quasi esattamente un anno fa mi imbattevo per puro caso nel sito di Aykadolly "Ma che amore d'Egitto".
Fu una vera e propria scoperta, mi misi a far scorrere le pagine sullo schermo senza sosta. Uno dopo l'altro scivolavano i post all'indietro. Dai più recenti a quelli scritti prima. Scoprivo che c'erano altre persone, tante persone, nella fattispecie, dai racconti, si capiva che erano tutte donne, che avevano sofferto non poco nel tentativo di farsi una storia con ragazzi egiziani. I tratti comuni alle storie erano molti e talmente ricorrenti da sembrare il copione di qualche commedia o tragedia, holliwoodiana o greca, a seconda dei casi, a seconda della sensibilità delle persone coinvolte.
Scrissi di getto un commento piuttosto elaborato al post "Le charme de Sharm: strage di cuori per gigolo" e Ayka lo pubblicò in un nuovo post a se stante dal titolo "ah, habibi!". Era il 9 dicembre 2009.
Da allora e per i mesi successivi si instaurò un certo dibattito costruttivo con alcune lettrici e con Ayka stessa (spesso con lei attraverso mail private). Ricordo con piacere, e saluto, Dolphin, Maggy e "una mamma", intelligenti e sensibili! Abbiamo scambiato opinioni e pensieri. Poi si intromisero persone più bisognose, alcune delle quali misero in dubbio finanche che io fossi io, che d. fosse l'alter ego di una psicotica che scriveva un commento e poi si dava una risposta da sè. Tristissimo, ma chiudo subito la parentesi che non è certo mia intenzione stuzzicare istinti irrequieti...:)
Con lo scorrere del tempo ho inviato qualche contributo via mail e Ayka lo ha sempre pubblicato, accompagnandolo sempre da una ricerca iconografica attenta e visionaria, e "Ma che amore d'Egitto", anche con i commenti chiusi, ha continuato ad essere un autorevole punto di riferimento per le "deluse d'habibi". Lo ha fatto con spirito, con ironia, a volte con rabbia, perché Ayka ha dedicato e dedica tanto del suo tempo e della sua energia a fare anche un lavoro sporco. The dirty job: assume su di se, con pazienza, e filtra e rifiltra, e passa al setaccio l'espressione dell'angoscia, dei dubbi, del disorientamento che tante ragazze e donne provano quando un amore d'egitto incrocia il loro cammino. Quando tutto è in salita, Ayka non si tira indietro, ti prende in spalla e ti porta su...
Un anno è passato e siamo ad una svolta epocale in Egitto e in tutto il mondo arabo. Quello che è stato non sarà più. E' presto dire ciò che succederà ma si può facilmente affermare che la caduta del faraone è prossima. Lui è il secondo, gli eroici tunisini si sono sporcati le mani prima, alcuni hanno pagato con la loro vita, così come stanno pagando alcuni egiziani.
Le condizioni economiche e sopratutto sociali a breve cambieranno molto in Egitto e in tutto il resto del mondo arabo, il tenore di vita si alzerà e spero che tutti gli arabi potranno godere di un più diffuso benessere, lo stretto cerchio dei corrotti e privilegiati si spezzerà. Una più equa distribuzione dei beni e delle ricchezze significherà maggiori possibilità di impiego per tutti si spera, quindi i nostri habibi non saranno più costretti ad "innamorarsi" in forma seriale dei turisti e delle turiste occidentali, non saranno più costretti ad ingannarli ed ingannarle, a inscenare romantici coinvolgimenti emotivi...
Il vero amore sarà vero amore e l'amore d'egitto sarà soltanto un lontano ricordo. Più relazioni sincere, se davvero dovranno sbocciare, e meno cuori spezzati.
Questo è il mio augurio per le rivoluzioni arabe del 2011, quella tunisina dal romantico nome di Rivoluzione dei Gelsomini, quella egiziana dallo scanzonato nome di Rivoluzione della Molokhia... e tutte le altre che a breve spero avremo la fortuna di testimoniare: quella marocchina, quella siriana, quella giordana, quella yemenita, quella saudita e così via!
Sempre vostro,
d.

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a questo
post:
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http://knol.google.com/k/denunce-in-rete/ma-che-amore-d-egitto/fuim2rk2bfhv/9#view

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Quest' articolo, è presente anche su: http://www.denunceitaliane.it/

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12 feb 2011

Perchè avere Paura della Polizia.

La fonte di questo articolo, è a questo link:
http://betullablu.blogspot.com/2011/01/perche-avere-paura-della-polizia.html

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Perchè avere Paura della Polizia?...

La Nuova Polizia "Europea" che soppianterà la nostra.

Ecco perchè avere paura, sì, proprio così.. Paura... della Nuova Polizia, quella Europea che da questo anno 2011 pare soppianterà la nostra Polizia di Stato (non che della nostra, comunque, ci si potesse fidare lo stesso più di tanto.. basta vedere: leggetevi per esempio il post dedicato alla storia di quei due Carabinieri Corrotti emiliani che, senza tanti complimenti, hanno lasciato in difficoltà una ragazza indifesa, e ve ne farete un'idea).


http://betullablu.blogspot.com/2010/08/lo-scandaloso-comportamento-della.html

Ora comunque, vogliamoci dedicare un pochino ad aprire gli occhi su questo tipo di Nuova Polizia.

preso da, qui
http://vedosentoeparlo-bacab.blogspot.com/2010/11/linquietante-eurogendfor.html

L'inquietante Eurogendfor

01 novembre 2010

Nota dagli addetti ai lavori come «Eurogendfor», la Forza di Gendarmeria Europea è un corpo militare che, svincolato dal controllo parlamentare e dalla dipendenza della magistratura, soppianterà la Polizia di Stato nell'anno 2011.

Ufficialmente, questa Polizia multinazionale, alle esclusive dipendenze di un comitato interministeriale denominato Cimin, è stata originata dal «Trattato di Velsen», ratificato da Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Olanda :
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/gendarmeria_europea/trattato_velsen.pdf

Per meglio comprendere il ruolo, le funzioni ed alcuni particolari a dir poco eccezionali dell'Eurogendfor diamo uno sguardo ad alcuni articoli del suddetto trattato.

L'articolo 3 conferma quanto abbiamo già riportato: «Il ruolo e la struttura del Quartier Generale permanente, nonché il suo coinvolgimento nelle operazioni saranno approvati dal CIMIN — ovvero — l’Alto Comitato Interministeriale, che costituisce l'organo decisionale che governa EUROGENDFOR»

L'articolo 5 aggiunge: «EUROGENDFOR potrà essere messa a disposizione dell’Unione Europea (UE), delle Nazioni Unite (ONU), dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e di altre organizzazioni internazionali o coalizioni specifiche

Insomma mercenari di elevato grado ed elevato livello di addestramento, protetti dalle bandiere statali, sono e saranno al servizio di EU, ONU, OCSE, NATO e di non meglio specificate organizzazioni internazionali.

A dirigere l'Eurogendfor è un comitato interministeriale (appunto CIMIN) con sede a Vicenza, composto dai rappresentanti ministeriali dei Paesi aderenti (Difesa ed Esteri). Il CIMIN esercita in esclusiva il "controllo politico" sulla nuova Polizia militare e decide di volta in volta le condizioni di ingaggio di Eurogendfor.

In altri termini: l'European Gendarmerie Force dipende solo dal CIMIN, ovvero non risponde ad alcun Parlamento, nè nazionale, nè europeo.

E non è tutto, perché questa super polizia sovranazionale gode anche di una sorta di totale immunità a livello internazionale.

Infatti, analizzando il trattato si scopre che:

articolo 21) «Locali, edifici e archivi di EGF sono inviolabili»;

articolo 22) «Le proprietà e i capitali di EGF e i beni che sono stati messi a disposizione per scopi ufficiali, indipendentemente dalla loro ubicazione e dal loro detentore, saranno immuni da qualsiasi provvedimento esecutivo in vigore nel territorio delle Parti»;

articolo 23) «Le comunicazioni indirizzate ad EGF o da queste ricevute non possono essere oggetto di intercettazioni o interferenza»;

articolo 28) «i Paesi firmatari rinunciano a chiedere un indennizzo per danni procurati alle proprietà nel corso della preparazione o esecuzione delle operazioni. L’indennizzo non verrà richiesto neanche in caso di ferimento o decesso del personale di Eurogendfor»;

articolo 29) «gli appartenenti ad Eurogendfor non potranno subire procedimenti a loro carico a seguito di una sentenza emanata contro di loro, sia nello Stato ospitante che nel ricevente, in uno specifico caso collegato all’adempimento del loro servizio».

Infine, per quanto concerne le missioni e i compiti dell'Eurogendfor, è sufficiente leggere l'articolo 4, nel quale è illustrato un ampio spettro di attività: «EGF potrà essere utilizzato al fine di: a) condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico; b) monitorare, svolgere consulenza, guidare e supervisionare le forze di polizia locali nello svolgimento delle loro ordinarie mansioni, ivi comprese l’attività di indagine penale; c) assolvere a compiti di sorveglianza pubblica, gestione del traffico, controllo delle frontiere e attività generale d’intelligence…»

Ergo: l'EGF potrà operare in qualsiasi parte del globo terrestre, sostituirsi alle forze di Polizia locali, agire nella più totale immunità giudiziaria e al termine dell’ingaggio, dovrà rispondere delle sue azioni al solo comitato interno.

Uno degli innumerevoli aspetti inquietanti è la sede scelta per EGF: la caserma dei carabinieri “Generale Chinotto” a Vicenza. La medesima città dove è situata la più grande base militare Usa in Italia, in fase di ampliamento (Dal Molin) multiforme fuori e dentro l’area urbana, base a disposizione soltanto del Pentagono, che vi mantiene un buon numero di testate nucleari...

In buona sostanza i nordamericani potrebbero avere voce in capitolo nell'ordinare le "missioni" per Eurogendfor.


Articolo pubblicato su http://www.signoraggio.it
Clicca qui per leggere l'articolo dalla fonte.

Leggi anche: "L'Eurocrazia si prende l'arma" di Solange Manfredi

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Post Relazionati:


Carabinieri Corrotti a Porretta Terme (BO):
http://betullablu.blogspot.com/2010/08/lo-scandaloso-comportamento-della.htm
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Poliziotti e Carabinieri corrotti in tutta Italia
http://denunceinrete.blogspot.com/2011/03/poliziotti-e-carabinieri-corrotti-in.html
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Link diretto
a questo
post:
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Questo post, è stato trasformato in un Knol a quest'indirizzo:

http://knol.google.com/k/denunce-in-rete/perch%C3%A8-avere-paura-della-polizia/fuim2rk2bfhv/8#view


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Quest' articolo, è presente anche su: http://www.denunceitaliane.it/

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Contatto: denunceinrete@gmail.com


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10 feb 2011

Polizia corrotta a Foggia?

Nella cittadina di San Severo a Foggia, in Puglia, sembra che Carabinieri e Polizia siano tutti corrotti e non facciano niente per fermare quello che questo anonimo denuncia: traffico di droga a tempo pieno, le 24 ore, più vari soprusi.

L'articolo è ripreso dal sito di Denunceitaliane.it; dato l'Appello Disperato e la gravità dei fatti, ci sembra doveroso rilanciare la Notizia.

Appello disperato anonimo: a San Severo, Foggia, intere famiglie agiscono indisturbate le 24 per spacciare droga; nessuno fa nulla, da tanti anni..


Che qualche autorità competente possa far luce sulla situazione, e voi malcapitati turisti di passaggio che, forse, arrivate a leggere queste righe: STATE ATTENTI!!

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Salve sono un cittadino onesto di SAN SEVERO (FG) e per l'esattezza vivo nel quartiere via LUISA FANTASIA dove da anni si spaccia droga le 24 ore, soprattutto nella quinta traversa dove gli spacciatori vivono in condomini-famiglie tutti tra di loro, fratelli sorelle cognati zii nipoti ecc.. così riescono a coprirsi le spalle a vicenda e tutti hanno le telecamere dappertutto, addirittura spacciano donne e bambini che non mandano mai a scuola e ci tocca di stare attenti a quando girano con le loro auto ad alta velocità senza ne patente e ne assicurazione.. tutto questo non può ancora continuare: dovete darci una mano vi prego qualcuno faccia qualcosa aiutateci ne abbiamo veramente bisogno perchè non ci fidiamo più di nessuno, ci trattano tutti male... siamo veramente stanchi, per favore aiutateci a distruggere queste famiglie.
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Post Relazionato:
Poliziotti e Carabinieri corrotti in tutta Italia
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Truffa dell'Agenzia "Parcocase" (Paolo Cerletti) Bs

Altra denuncia presa dal sito Denunceitaliane.it.. altro Appello disperato:

State attenti alla Truffa e alla frode dell'Agenzia Immobiliare di Parcocase, Brescia, e al Signor Paolo Cerletti, che sembra aver rubato, oltre che truffato, derubato una Signora (colei che scrive l'appello) di ben 500 euro!!!

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Con questo annuncio/denuncia, voglio mettere tutti in guardia da un agenzia immobiliare di nome "PARCOCASE" che agisce scorrettemente.


Dopo una ricerca per affittare un appartamento in provincia di Bergamo, mi sono rivolta a un agenzia immobiliare di nome "ParcoCase".

il 25/11/2010 mi e' stato fatto vedere un appartamento, dato che mi e' piaciuto, tornando in agenzia, ho firmato la "Proposta di Locazione Immobiliare". Siccome non avevo il libretto di assegni con me, insieme alla firma del documento ho lasciato, in contanti, a titolo di deposito € 500,00 al titolare dell'agenzia immobiliare Paolo Cerletti.

in un secondo tempo, ho incontrato anche il proprietario e ci siamo accordati che il contratto di locazione sarebbe stato firmato agli inizi di Gennaio 2011, anziche alla fine di Dicembre 2010, in quanto sarei dovuta partire per un viaggio.

Il proprietario ha accettato e abbiamo fissato l’appuntamento per il 14 Gennaio 2011 (con l'accordo verbale che il contratto avrebbe comunque avuto inizio dal primo di gennaio 2011).
A causa di un contratempo ho dovuto rimandare di pochi giorni il viaggio di ritorno.
In data 11/01/2011 ha mandato un'email all’agenzia “Parcocase” informandoli del posticipo del mio viaggio di ritorno.

Questa e’ la risposta dell’agenzia:

"Con la presente siamo a comunicarvi che il Sig.xxxx proprietario dell’appartamento che vi interessava, ha venduto l’immobile, quindi non affitta più l’appartamento, siete quindi pregati di venire a ritirare i soldi che avevate versato al momento della proposta di locazione in quanto non è più possibile fare il contratto di locazione".

Al rientro dal viaggio (il giorno 16/01/2011) i ripetuti tentativi di fissare un’appuntamento con il titolare dell’agenzia parcocase Paolo Cerletti , per il ritiro della somma di €500,00 depositata, sono stati inutili, in quanto, il
Paolo Cerletti continuava a negarsi e a rimandare l'appuntamento, fino al sabato 29/01/2011.

L’appuntamento era fissato per il sabato 29/01/2011 alle ore 15.00, mi sono recata in agenzia parco case Via Cortevazzo, 23 Palazzolo Sull'Oglio (BS), essendo certa che mi spettava, oltre alla somma depositata, anche un risarcimento, in quanto il contratto non era stato rispettato, semplicemente perche' il proprietario aveva venduto l'appartamento!!!!

Invece sono stata cacciata via da paolo Cerletti con insulti, e mi sono sentita dire che non solo non restituiva il deposito di €500,00, ma chiedeva anche la mediazione, sia per quanto riguardava la mia parte che quella del proprietario


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Purtroppo il commento sembra essere anonimo. Comunque, la denuncia è fatta; ora.. speriamo che .. nessun'altro ci caschi ...


Denuce In Rete

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Aggiornamento 11-02-11:

Dobbiamo come sempre ringraziare Fabio del Toro per i suoi azzeccati commenti e consigli; ecco di seguito la sua risposta, alla Signora.

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Gentile signora GAGA,

Credo di rispondere anche a nome del gestore del sito dove ha pubblicato la denuncia,

Ringraziamo per la segnalazione che forse sarò utile a qualcuno però vorrei dire:

queste vicende dovrebbero esser risolte facilmente portando il caso di fronte ad un GIUDICE DI PACE

ci si reca alla cancelleria e si richiede il modulo.
Con una spesa minima si richiede il giudizio contro quel signore di cui ci ha narrato.

Si deposita una prima memoria e si indicano prove e testimoni.

Importante è anche indicare il domicilio e se si ha qualche soldo da investire si può incaricare un avvocato altrimenti se ci sentiamo padroni di noi stessi e sufficentemente comunicativi possiamo anche evitare la spesa dell'avvocato visto che dal Giudice di Pace non è obbligatorio.


Se siamo tanto convinti come Lei di aver ragione e si hanno tutte le prove in mano sarà soltanto questione di tempo e il signore dovrà ridarle tutto e non ci sarà affatto bisogno di urlare o alzare la voce.

Questo è quanto e questo è tutto.

Cordialità


Fabio del Toro

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